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di Italo Iasiello
«Il tuo rispetto, o Cesare, per la giustizia e l’onestà / è grande quanto quella di Numa: ma Numa era povero. / Non è facile non cedere il proprio animo alle ricchezze / e dopo aver sconfitto tanti ricchi Cresi, essere Numa». In questo modo Marziale (Epigr. 11, 5, nella traduzione di Simone Beta), esaltatore dei potenti vecchi e nuovi, sottolineava l’adozione di un diverso linguaggio celebrativo, che pretendeva di tornare agli antichi valori romani, facendo mostra di superare, anche solo per lo spazio di un regno, i rituali dinastici in auge con Domiziano, il fasto del nuovo Palazzo, la predilezione per i giovinetti, l’assimilazione agli Dei. ![]()
di Renè Bozzella e Giovanna Panarese
1. Introduzione Palazzo Bosco Lucarelli già dell'Aquila, sede del dipartimento di Ingegneria dell'Università del Sannio ha un nuovo volto: tornato all'antico splendore, si può ammirare nella sua nuova veste. I lavori di restauro e risanamento conservativo che hanno interessato l'immobile tra il 2020 e il 2021 sono stati l'occasione per riscoprire la storia di questo antico palazzo e per conoscere le moderne tecniche di restauro applicate ai beni culturali. ![]()
di Rossella Del Prete
Questo numero de Il Giornale di Kinetès vede la luce molto in ritardo rispetto alla scadenza prevista. Le motivazioni sono diverse, alcune molto personali, altre di natura tecnica, ma tutte tali da giustificare molto seriamente il vuoto degli ultimi mesi. Ce ne scusiamo immensamente: con i nostri lettori e con gli autori e le autrici dei contributi raccolti in questo numero, innanzitutto; con tutti i nostri preziosissimi collaboratori, poi. ![]()
di Ledo Prato
“Forse, senza saperlo (e qualcuno ancora affezionato alla potenza delle aree metropolitane), stiamo entrando in un ciclo nuovo della vita sociale italiana”, si conclude così l’introduzione scritta da Giuseppe De Rita al volume L’Italia Policentrica. Il fermento delle città intermedie, pubblicato dalla FrancoAngeli e curato da Mecenate 90 in collaborazione con l’Ufficio Studi dell’ANCI e Cles Economia. Il “forse” di De Rita è d’obbligo per uno studioso attento. Per questo il Rapporto cerca di indagare la complessa realtà delle città intermedie per cogliere quegli elementi a cui affidare una nuova lettura del sistema Paese. Il tempo è quello giusto. ![]()
di Davide Iannelli
Lo scorso 14 marzo, in occasione della GIORNATA NAZIONALE DEL PAESAGGIO 2021, si è svolto un partecipato webinar sulla pagina facebook di Kinetès - Arte Cultura Ricerca Impresa, dal titolo: "Il paesaggio come patrimonio culturale. Il Matese come risorsa”. A guardar bene, il tema scelto appare, se non in controtendenza, almeno in parte dissonante con la beatificazione, in corso sui media e nelle dichiarazioni spesso interessate sulla transizione ecologica, di tutto ciò che va sotto il comune denominatore di energie rinnovabili. È invece del tutto in sintonia con la previsione Costituzionale art.9: La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica [cfr. artt. 33, 34]. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. ![]()
di Giovanni Cafiero
Il piano per Campi Alto nel contesto della transizione ecologica Il Piano Particolareggiato per La Frazione di Campi Alto in Comune di Norcia ha ad oggetto la disciplina urbanistico-edilizia degli edifici e spazi aperti all’interno dell’area identificata dal Commissario di Governo e dall’Ufficio Speciale Ricostruzione della Regione Umbria[1] e la definizione delle strategie per la rigenerazione sociale ed economica del Borgo dopo il terremoto del 2016. Dopo il sisma, il Borgo, che si estende per una superficie di circa 41.000 mq, a causa della vastità dei crolli è stato classificato zona rossa, cioè area interdetta all’accesso. Su una volumetria complessiva di circa 63.000 mc, di cui circa 12.000 mc destinati a edifici speciali - le splendide chiese e il palazzetto storico che ospita il Rifugio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini - sono crollati interamente circa 13.500 mc, pari circa al 21% dell’abitato, di cui circa 3.000 mc relativi a edifici speciali, gli edifici simbolo della storia e della comunità del Borgo. ![]()
di Arianna Petricone, Martina Ramella Gal
Il sito seriale «I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)» è iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO dal 25 giugno 2011 [1]. Comprende le più significative testimonianze monumentali longobarde esistenti su tutto il territorio italiano, laddove si estendevano i domini dei più importanti Ducati Longobardi. I Beni compresi nel Sito sono, ognuno per la propria tipologia, il modello più significativo o meglio conservato tra le numerose testimonianze diffuse sul territorio nazionale e rispecchiano l’universalità della cultura longobarda nel momento del suo apice. Ne fanno parte: l’area della Gastaldaga e il complesso episcopale a Cividale del Friuli (UD); l’area monumentale con il Monastero di San Salvatore - Santa Giulia a Brescia; il Castrum con la Torre di Torba e la Chiesa di Santa Maria Foris Portas a Torba e a Castelseprio (VA); la Basilica di San Salvatore a Spoleto (PG); il Tempietto del Clitunno a Campello sul Clitunno (PG); il Complesso di Santa Sofia a Benevento e il Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo (FG). ![]()
di Maria Rosaria Iacono
“La cosa più abbondante sulla terra è il paesaggio” José Saramago, Una terra chiamata Alentejo Paesaggio, Conoscenza, Tutela Tra i compiti statutari di Italia Nostra fin dalla sua fondazione c’è “il proposito di suscitare un più vivo interesse per i problemi inerenti la conservazione del paesaggio, dei monumenti e del carattere ambientale delle città, specialmente in rapporto allo sviluppo dell’urbanistica recente” [1]. ![]()
![]() di Antonio Ciaschi Il libro in recensione nasce a seguito di un confronto tra studiosi di varie discipline organizzato lo scorso 6 dicembre 2018 in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale. In questi ultimi decenni le politiche di valorizzazione di queste preziose testimonianze del passato sono state centrali nelle politiche di sviluppo dell’Unione Europea con un duplice fine: da una parte si è incoraggiata l’affermazione di una identità rispettosa delle singole diversità culturali che compongono il mosaico geopolitico continentale e dall’altra si sono potuti innescare virtuosi processi di sviluppo territoriale, come ad esempio il turismo culturale. ![]()
di Luigi De Falco
Italia Nostra, in una recente audizione alla 13esima Commissione del Senato, dedicata al tema “Territorio, ambiente e beni ambientali”, ha ribadito ai senatori presenti alcuni concetti fondamentali che riguardano la gestione del territorio e le criticità irrisolte della pianificazione paesaggistica. Luigi De Falco, urbanista e vicepresidente dell’associazione, ha ricordato che, ancora oggi, la stragrande maggioranza delle regioni italiane risultano prive dei Piani Paesaggistici o hanno piani redatti dalle sole regioni, cioè senza accordo Stato/Regione e quindi non conformi alle prescrizioni del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. |
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Gennaio 2023
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