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di Rossella Del Prete
Questo numero de Il Giornale di Kinetès vede la luce molto in ritardo rispetto alla scadenza prevista. Le motivazioni sono diverse, alcune molto personali, altre di natura tecnica, ma tutte tali da giustificare molto seriamente il vuoto degli ultimi mesi. Ce ne scusiamo immensamente: con i nostri lettori e con gli autori e le autrici dei contributi raccolti in questo numero, innanzitutto; con tutti i nostri preziosissimi collaboratori, poi. ![]()
di Ledo Prato
“Forse, senza saperlo (e qualcuno ancora affezionato alla potenza delle aree metropolitane), stiamo entrando in un ciclo nuovo della vita sociale italiana”, si conclude così l’introduzione scritta da Giuseppe De Rita al volume L’Italia Policentrica. Il fermento delle città intermedie, pubblicato dalla FrancoAngeli e curato da Mecenate 90 in collaborazione con l’Ufficio Studi dell’ANCI e Cles Economia. Il “forse” di De Rita è d’obbligo per uno studioso attento. Per questo il Rapporto cerca di indagare la complessa realtà delle città intermedie per cogliere quegli elementi a cui affidare una nuova lettura del sistema Paese. Il tempo è quello giusto. ![]()
![]() di Giovanna Calabrese I-Portunus: la nuova sfida lanciata da Europa creativa Even though there is no funding strand dedicated to Artists’ Residencies per se, cross-border mobility, which is a policy priority, is embedded in the Creative Europe’s Culture sub-programme in its 4 action lines. [1] Nel dicembre del 2014 veniva registrata l’insufficienza del sistema di finanziamento europeo dedicato alla cultura. L’esiguità dei fondi destinati alla mobilità artistica veniva già allora percepita come una mancanza da sanare in virtù di un futuro miglioramento nonché sviluppo del settore culturale e artistico. Ad oggi, oltre il 50% delle opportunità di mobilità offerte e basate sulla domanda si concentra solo in 5-8 paesi. La maggioranza è rappresentata dai paesi dell'Europa occidentale, in particolare per le opportunità di finanziamento guidate dalla domanda. Dall’altra parte esistono pochissime opportunità di mobilità nei paesi terzi che partecipano al programma Europa Creativa. Queste sono fornite da istituti culturali nazionali europei, programmi finanziati dall'UE, dalle agenzie di sviluppo, dalle fondazioni o iniziative private e sono spesso collegate a progetti specifici. ![]()
di Filippo Cannizzo
«Articolo 9. La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione». Nel leggere le parole dell’art. 9 della Costituzione della Repubblica Italiana, definito «l’articolo più originale della nostra Costituzione repubblicana» [1] da parte dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, sembra di ritrovarvi tutta la bellezza del nostro Paese. Infatti, questo articolo ci dice che è proprio nel nostro patrimonio artistico, nella nostra lingua, nella capacità creativa degli italiani, che risiede il cuore della nostra stessa identità. ![]()
di Raffaella Salvemini
“Là, nei giorni quieti, il mare è tenero e fresco, e si posa sulla riva come una rugiada. Ah, io non chiederei d’essere un gabbiano, né un delfino; mi accontenterei d’essere uno scorfano, ch’è il pesce più brutto del mare, pur di ritrovarmi laggiù, a scherzare in quell’acqua” (Elsa Morante) Quando la Morante scrisse L’isola d’Arturo (1957) non pensava che Procida potesse diventare Capitale Italiana della Cultura 2022. Eppure in questa partita mi piace pensare alla metafora dello “scorfano” che non rinuncia alle sue peculiarità e accetta la sfida. A ben vedere, il progetto culturale dall’ambizioso titolo “la cultura non isola” non confligge affatto con la sua stessa complessa identità ovvero di microcosmo inserito da sempre in un ampio sistema di scambi via mare. ![]()
di Arianna Petricone, Martina Ramella Gal
Il sito seriale «I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)» è iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO dal 25 giugno 2011 [1]. Comprende le più significative testimonianze monumentali longobarde esistenti su tutto il territorio italiano, laddove si estendevano i domini dei più importanti Ducati Longobardi. I Beni compresi nel Sito sono, ognuno per la propria tipologia, il modello più significativo o meglio conservato tra le numerose testimonianze diffuse sul territorio nazionale e rispecchiano l’universalità della cultura longobarda nel momento del suo apice. Ne fanno parte: l’area della Gastaldaga e il complesso episcopale a Cividale del Friuli (UD); l’area monumentale con il Monastero di San Salvatore - Santa Giulia a Brescia; il Castrum con la Torre di Torba e la Chiesa di Santa Maria Foris Portas a Torba e a Castelseprio (VA); la Basilica di San Salvatore a Spoleto (PG); il Tempietto del Clitunno a Campello sul Clitunno (PG); il Complesso di Santa Sofia a Benevento e il Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo (FG). ![]()
di Maria Rosaria Iacono
“La cosa più abbondante sulla terra è il paesaggio” José Saramago, Una terra chiamata Alentejo Paesaggio, Conoscenza, Tutela Tra i compiti statutari di Italia Nostra fin dalla sua fondazione c’è “il proposito di suscitare un più vivo interesse per i problemi inerenti la conservazione del paesaggio, dei monumenti e del carattere ambientale delle città, specialmente in rapporto allo sviluppo dell’urbanistica recente” [1]. ![]()
di Guido Borà
La crisi economica causata dall’emergenza sanitaria da Covid-19 sta colpendo duramente le economie a livello globale sia in termini congiunturali sia in termini tendenziali. In tutti i Paesi, specie a vocazione turistica come quelli nell’area del Mediterraneo, si prevede una contrazione severa del PIL nel 2020. Il World Travel & Tourism Council (WTTC) [1] stima una contrazione del contributo del comparto viaggi e turismo al PIL. A doppia cifra nei Paesi dipendenti in percentuale maggiore dal turismo e dai flussi esteri: Croazia -21,3 punti percentuali (p.p.), Cipro -12,3 p.p., Malta -11,9 p.p. e Grecia -11,6 p.p. In altri, dove sistemi economici sono di dimensioni maggiori, la contrazione sarà minore sebbene essa sia di un’ampiezza mai verificatasi prima d’ora negli anni dopo la Seconda guerra mondiale. Spagna -7,4 p.p., Italia -5,4 p.p. e Francia -4.5 p.p. (vedi Figura 1). In questo difficile contesto, nell’ambito del quale interi comparti economici rischiano di uscire fortemente ridimensionati, le città d’arte e di cultura stanno pagando il tributo più pesante. ![]()
![]() di Antonio Ciaschi Il libro in recensione nasce a seguito di un confronto tra studiosi di varie discipline organizzato lo scorso 6 dicembre 2018 in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale. In questi ultimi decenni le politiche di valorizzazione di queste preziose testimonianze del passato sono state centrali nelle politiche di sviluppo dell’Unione Europea con un duplice fine: da una parte si è incoraggiata l’affermazione di una identità rispettosa delle singole diversità culturali che compongono il mosaico geopolitico continentale e dall’altra si sono potuti innescare virtuosi processi di sviluppo territoriale, come ad esempio il turismo culturale. ![]()
di Cristina Cenedella
In questa sede intendo presentare, a undici anni dalla sua inaugurazione e seppur velocemente, l’ideazione e l’attività del museo Martinitt e Stelline di Milano, declinando questa breve presentazione dal punto di vista della sua funzione didattica e di educazione. Non ci sarebbe davvero stato bisogno di un nuovo museo nel panorama milanese, se non per due ragioni: la prima è relativa alla necessità di ricordare la storica peculiarità di Milano, tramandata in tante fonti diverse, cioè la sua propensione all'assistenza e alla fondazione di luoghi pii, di hospitalia, di enti benefici, argomento negletto dai percorsi museali oggi esistenti; la seconda è relativa alla necessità, proprio nel panorama cittadino, di avere un museo storico (di cui comunque Milano difetta) con un itinerario museologico dedicato particolarmente alla didattica e all’educazione. |
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Marzo 2022
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