di Maria Venuso Lunedì 12 luglio 2021 si è tenuta online (ed è ancora disponibile sulla pagina Facebook @Kinetès - Arte.Cultura.Ricerca.Impresa) la presentazione della nuova collana editoriale della Kinetès Edizioni, dal titolo «Pagine di Danza». Una sfida importante e coraggiosa per dare nuova luce agli studi di settore, in un momento in cui l’arte del movimento soffre di più per i limiti imposti dalla situazione pandemica (limiti che hanno tuttavia permesso nuove ricerche nella gestione dello spazio e delle relazioni tra i corpi, ma questa è un’altra storia…). Il comitato scientifico della collana è costituito da Roberta Albano, Silvia Carandini, Eugenia Casini Ropa, Doug Fullington, Madison Sowell, Maria Venuso. Come sottolinea la direttrice Elena Randi (professore ordinario di Storia della Danza all’Università degli Studi di Padova), «la collana si propone di ospitare libri scientificamente accurati di storia, critica e metodologia della danza, riedizioni e traduzioni di scritti di famosi coreografi e danzatori del passato e del presente, cataloghi e repertori dei grandi teatri di balletto. L’idea di fondo è condurre il lettore all’interno dell’avventura della danza e dei suoi protagonisti in un’attenta e affascinante ricognizione. La storia della danza è una narrazione in continua evoluzione grazie alla scoperta di nuovi documenti e testimonianze; la collana ne segue gli sviluppi arricchendo la presentazione di opere classiche grazie ad una rilettura aggiornata, contestualizzata da studi recenti. La linea editoriale guarda a importanti tematiche del passato, ma accoglie anche lavori che parlino della contemporaneità e che analizzino l’attività creativa e produttiva italiana». Alla presentazione del nuovo progetto di Kinetès edizioni sono dunque intervenuti la direttrice scientifica Elena Randi in qualità di moderatrice e la direttrice editoriale Rossella Del Prete; alcuni membri del comitato scientifico (i numerosi impegni accademici non hanno permesso la presenza di tutti in diretta) quali Roberta Albano, Doug Fullington, Madison Sowell, Maria Venuso; le curatrici dei volumi che saranno i protagonisti delle prime pubblicazioni in calendario: Elena Cervellati, Rita Maria Fabris, Stefania Onesti e Giulia Taddeo e Paologiovani Maione di cui si dirà in seguito. Tra il pubblico ‘attivo’ in videoconferenza docenti, discenti, critici, giornalisti, maestri di danza e allievi: un notevole successo di visualizzazioni sia in diretta che in differita, tenendo conto dell’argomento in genere considerato ‘di nicchia’ o troppo specialistico dalla mentalità corrente. Ma procediamo con ordine. I membri del comitato scientifico presenti hanno illustrato i propri progetti editoriali e gli studi in corso: Doug Foullington, storico della danza e musicologo – già guest instructor presso la Princeton University e al momento nel Ph. D. Program in Storia della musica dell’Università di Washington, ha aperto la discussione presentando le prossime pubblicazioni che riguarderanno un volume incentrato su cinque casi di studio di balletti del secolo XIX tra Parigi e San Pietroburgo (Oxford University Press) e l’edizione critica della partitura del balletto Giselle (Barenreiter), entrambi con la nota studiosa Marian Smith. A seguire, l’intervento di Madison Sowell, professore emerito di Letteratura comparata e vicerettore della Southern Virginia University e della Tusculum University in Tennessee, tra i più importanti collezionisti di materiale iconografico ottocentesco relativo alla danza; Sowell, dopo aver espresso il proprio piacere e quello della moglie Debra, studiosa altrettanto illustre, per la condivisione con i colleghi americani ed europei delle preziose immagini di cui è custode (concessione delle immagini sempre generosamente gratuita, ci piace sottolineare), ha presentato il suo prossimo libro Desideri’s Dancers: Carte-de-visite Ballet Photography in the French Second Empire. Esso contiene diverse centinaia di foto ballerini in gran parte sconosciuti anche agli storici della danza: il focus dello studio riguarda, secondo un punto di vista della storia culturale della danza, foto di danzatrici e danzatori prodotte come carte-de-visite nel Secondo impero francese, molto popolare negli anni Sessanta dell’Ottocento, per indagare vita e carriere di oltre cento ballerini dell’Opéra di Parigi, per cui il fotografo pioniere Desideri e altri hanno realizzato all’epoca questa sorta di biglietti da visita. La parola passa successivamente a Roberta Albano (docente di Storia della Danza presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma), Paologiovanni Maione (docente di Storia della Musica ed Estetica musicale presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli) e Maria Venuso (Ph. D., docente di Storia della danza presso l’Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli) per una rapida illustrazione di un progetto editoriale sulla danza al Teatro di San Carlo in più volumi, dal Settecento al Novecento, con annessa una ricostruzione storica dei documenti relativi alla Scuola di Ballo tra Ottocento e Novecento. I volumi sulla spettacolarità, il cui coordinamento è affidato a Roberta Albano e Paologiovanni Maione, accoglieranno contributi di importanti studiosi, mentre quelli dedicati alla Scuola di ballo (che costituiscono il primigenio anello di congiunzione di Kinetès Edizioni con la storia della danza, grazie al vivo interesse della direttrice Del Prete) saranno realizzati da Maria Venuso. Le autrici dei volumi in programma nei prossimi mesi hanno poi provveduto a far conoscere al pubblico le proprie ricerche. Stefania Onesti, Ph.D. e professore a contratto all’Università di Padova di Metodologia del Teatro e dello Spettacolo, ha presentato il proprio progetto editoriale: Gasparo Angiolini, I libretti tra Vienna e l’Italia, a cura di Stefania Onesti. Gasparo Angiolini (1731-1803) è stato uno dei massimi esponenti del ballo pantomimo europeo nella seconda metà del Settecento; nel volume sarà pubblicata dunque una selezione dei libretti dei balli viennesi, frutto della collaborazione di Angiolini con Gluck e Calzabigi, in parte mai editi in italiano dopo il Settecento, come spiega l’Autrice. Elena Cervellati, professore associato presso l’Università di Bologna dove insegna Storia della Danza, ha illustrato la curatela del volume Théophile Gautier, I libretti di ballo. Da Giselle a Sacountalâ. Théophile Gautier, oltre che un grandissimo poeta e letterato, è stato il più importante librettista del balletto ottocentesco, autore del libretto del capolavoro indiscusso del Romanticismo, Giselle, ancora oggi messo in scena in tutti i più grandi teatri del mondo. Il volume prevede la traduzione dei sei libretti scritti da Gautier tra il 1841 e il 1858, i cui relativi balletti sono stati realizzati al Théâtre de l’Opéra di Parigi da coreografi di spicco quali Jean Coralli e Jules Perrot e da ballerine come Carlotta Grisi e Fanny Cerrito. Il terzo titolo illustrato è stato August Bournonville La mia vita teatrale (1848), tradotta dal danese e dall’inglese e commentata da Rita Maria Fabris, Ph.D. in Logos e rappresentazione. Studi interdisciplinari di letteratura, estetica, arti e spettacolo all’Università di Siena, assegnista di ricerca in Discipline dello Spettacolo e docente a contratto di Teatro educativo e sociale presso l’Università di Torino. Il danzatore, coreografo e intellettuale August Bournonville (Copenaghen, 1805-1879) ha segnato la storia della danza ottocentesca, ma soprattutto novecentesca, grazie alla trasmissione scritta e orale del repertorio dei suoi balletti, tuttora rappresentati nei maggiori teatri del mondo, da La Silfide (1836), ricostruita dal lavoro originale di Filippo Taglioni, a Napoli (1842) a Il Conservatorio (1848). Nel volume si pubblicherà la traduzione di una selezione di capitoli dal primo tomo della Mia vita teatrale, tomo che originariamente era stato concepito come scritto a sé stante. Mai pubblicato in lingua italiana, esso offre una prospettiva europea sulla storia della danza. L’ultimo lavoro annunciato nel corso di questa importante occasione pubblica è stato quello di Giulia Taddeo, Ph.D. in Cinema, Musica e Teatro e professore a contratto di Storia della danza presso l’Università di Genova: Danze futuriste: testi e pretesti a cura di Giulia Taddeo. Un volume molto articolato la cui prima sezione riguarderà le Danze per il corpo umano e i seguenti temi: il corpo danzante nei manifesti e nel teatro di Filippo Tommaso Marinetti; i Ballets Russes e l’Italia; testimonianze e teorizzazioni di Marinetti, Bragaglia, Prampolini; Ileana Leonidoff, prima e dopo il Futurismo; Danze e Pantomime nella prima stagione del Teatro degli Indipendenti (1923): viaggio commentato nella rassegna stampa; Sebastiano Arturo Luciani: danza, musica, teatro; il Teatro della Pantomima Futurista (1928); Loïe Fuller in Italia (1927); Giannina Censi. La seconda sezione invece sarà dedicata al Teatro plastico e le macchine danzanti: teatro come movimento plastico attraverso i testi di Bragaglia, Prampolini e Marchi; macchine e giocattoli. La terza sezione Balli da sala e varietà toccherà invece Filippo Tommaso Marinetti, Abbasso il tango e il Parsifal!; Giacomo Balla e l’ambiente del Bal Tic Tac; il jazz fra letteratura e giornalismo. Un panorama di studi decisamente ricco e ben strutturato, che abbraccia tre secoli secondo visioni aggiornate e metodologie rigorose attuali e interdisciplinari, che contribuiranno a dare nuova luce ai soggetti storici e permetteranno alla ricerca d’archivio e alle riletture di intersecarsi per offrire ai lettori – specialisti e non, studenti e amatori – la possibilità di immergersi nella storia e di ‘vedere’ la danza attraverso il medium più fedele di sempre all’uomo e al suo intelletto: il libro.
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