di Esther Basile Un Palazzo Storico di Napoli, Palazzo Serra di Cassano, in Via Monte di Dio 14, ha reso possibile l’Utopia di un grande studioso e di un grande umanista, uomo eccellente, quale è stato l'avvocato Gerardo Marotta. Durante il Convegno svoltosi a Napoli in occasione del Bicentenario della Rivoluzione Napoletana del 1799, l’Avv. Marotta definì se stesso “L’ultimo giacobino”. L’ampiezza di ciò che hanno rappresentato le opere svolte presso L’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli attraverso Seminari, Convegni e Pubblicazioni la cui sola enumerazione occupa volumi di grande spessore e di riconosciuta valenza - dagli studi storici a quelli filosofici e filologici, da quelli della fisica alla matematica, dalle scienze politiche alle scienze sociali - rendono giustizia di un grande insegnamento avvenuto attraverso la presenza di 27 mila studiosi di tutto il mondo ed un patrimonio librario di circa 350 mila volumi, tradotti in tutte le lingue, considerato Patrimonio dell’umanità. Marotta e l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici hanno disegnato un percorso di alto Umanesimo producendo un significativo patrimonio di ricerca che non appartiene solo all’Italia ma all’Europa intera. Vorrei ricordare solo alcuni Convegni come quello, tenutosi nel 1986, di Alistar Crombie dell’Università di Oxford “ Cos’è la storia della scienza?”, e quello del 1989 "Feynman Quantum Mechanics 40 years after its Proposal". L’apporto dell’Istituto è stato fondamentale nel preparare il Convegno del 1989 in onore di Eduardo Caianello ed il Convegno tenutosi a Napoli nel 1991 in memoria di Léon van Hove. Il ricordo di un grande scienziato e di un grande europeo , dunque, ha permesso un'analisi profonda di quanto è avvenuto e di quanto avviene nella collaborazione europea in molti campi della scienza e della tecnologia. Vorrei ricordare, inoltre, che nel 1980 Paul Dibon dell’Ecole Pratique des Hautes Etudes in quanto membro del Comitato scientifico, prese parte alla inaugurazione della scuola di Studi Superiori nata dall’Istituto, da qui nacquero una fitta collaborazione e la rivista “Nouvelles de la République des Lettres” . La Rivista si presentò come organo di documentazione scientifica, nel quale la maggior parte dello spazio fu riservato allo studio delle fonti storiche, ma anche divenne canale di comunicazione per specialisti di biblioteche, di archivi e di musei. La scelta cadde , quasi naturalmente, sull’epoca cosiddetta moderna, l’epoca cioè che va de la Renaissance au Siècle del Lumières o meglio dal Rinascimento all’Illuminismo, poiché è in gran parte per opera di storici italiani che la formula ha trovato la sua prima consacrazione e le più riconoscibili esperienze. Bisogna ricordare le innumerevoli Conferenze fra cui appaiono di fondamentale importanza quelle tenute da Konrad Gaiser dell’Università di Tubinga su “Questioni fondamentali di ermeneutica platonica”, quelle di Eugenio Garin su “Marsilio Ficino e il ritorno di Platone” il 15 maggio 1984,di Marcello Gigante del Centro Internazionale per lo Studio dei Papiri Ercolanesi con “La scuola di Platone e la Scuola di Epicuro”con 15 volumi dal 1978-1995. Nel 1983 la Lezione-Conferenza di Henri Gouhier de l’Académie Francaise “Jean-Jacques Rousseau.Storia e Leggenda”. Nel 1984 la Conferenza tenutasi nella sede dell’Istituto Filosofico di Ernst Gombrich “Il gusto dei prmitivi”, le radici della ribellione. Le lezioni di Ernesto Grassi da Monaco su “ La filosofia italiana nelle sue relazioni con la filosofia europea oggi”. Nel 1987 la lezione tenuta da Paul Oskar Kristeller della Columbia University su “L’Umanesimo italiano del Rinascimento e il suo significato”. Gerardo Marotta è stato l’uomo del logos ed il sapere da lui espresso si è posto in sintonia con i più grandi studiosi come Gadamer, in una comunanza spirituale in preparazione dell’Europa comunitaria e culturale. L’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici è stato fondato nel 1975 a Napoli da Enrico Cerulli, Elena Croce, Pietro Piovani, Giovanni Pugliese Carratelli e da Gerardo Marotta, che ne è stato il Presidente, intorno alla biblioteca umanistica di oltre trecentomila volumi, già messa insieme dall’avvocato in un trentennio di pazienti ricerche di fondi librari in tutta Europa. Ad un quarantennio dalla fondazione, promossa da Benedetto Croce, dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici, l’avvocato Gerardo Marotta avvertiva che del binomio vichiano verum-factum, filosofia-filologia, il polo debole era diventato proprio quello del pensiero speculativo, dal momento che appariva esaurito il grande slancio di dibattito teorico del primo dopoguerra, intenso ma spesso astratto, tanto da far nascere nell’animo di Croce l’intento di temperarlo e insieme rafforzarlo avviando i giovani sulla strada di rigorosi studi storici. Nei primi anni di vita dell’Istituto, nato sotto gli auspici dell’Accademia dei Lincei, l’attività didattica e scientifica si è svolta in viale Calascione nella sede della biblioteca dell’Istituto. Questi locali divennero però ben presto angusti per la grande affluenza di studiosi e di borsisti da ogni parte d’Italia e d’Europa, che sempre più affollavano i seminari e convegni. Nel 1983 il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali acquisiva al Patrimonio dello Stato il settecentesco Palazzo Serra di Cassano e lo destinava in uso all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici perché potesse sviluppare, in una sede di adeguato decoro e funzionalità, la sua vita essendo assurto ormai al centro dell’attenzione degli studiosi di tutto il mondo. Un insieme architettonico fra i più notevoli del pur ricco patrimonio storico napoletano veniva così recuperato ad un’altissima funzione culturale. Di questi splendidi ambienti, carichi di storia, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici ha fatto, come ha affermato il prof. Paul Dibon, “un crocevia della cultura europea”. Da Eugenio Garin a Luigi Firpo, da Hans-Georg Gadamer a Karl Popper, tutti i maggiori esperti italiani e stranieri della storia del pensiero hanno tenuto seminari all’Istituto. Nel lungo anno accademico, che inizia sempre ai primi di settembre per concludersi soltanto a luglio inoltrato, ogni giorno si svolgono seminari e corsi di lezioni destinati ai borsisti dell’Istituto, ai ricercatori, ai giovani, al vasto pubblico colto della città. A un ritmo sempre più intenso l’Istituto si è adoperato anche per dare un contributo al riavvicinamento fra la cultura filosofico-umanistica e quella scientifica, organizzando seminari di fisica e di biologia, cui hanno contributo vari premi Nobel, da Rita Levi Montalcini a Carlo Rubbia, da Steven Weinberg a Sheldon Glashow, da Marx Perutz a Ilya Prigogine. Ernst Gombrich, Francis Haskell, Ferdinando Bologna, Jean Starobinski hanno tenuto seminari di storia e teoria dell’arte, mentre al prof. Luigi De Rosa è stata affidata la direzione di incontri scientifici e pubblicazioni nel campo della storia economica. In collaborazione con le più prestigiose istituzioni di cultura straniere, l’Istituto organizza periodicamente cicli di lezioni per i suoi borsisti presso Università e Centri di ricerca all’estero: dal Warburg Institute di Londra all’École Pratique des Études di Parigi, alle università di Cambridge, Warwick, Rotterdam, Austin, Monaco, Francoforte, Amburgo, Tubinga, Erlangen. L’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, che è stato diretto dal prof. Giovanni Pugliese Carratelli ed il cui comitato scientifico è stato composto tra gli altri da Luigi De Rosa, Eugenio Garin, Tullio Gregory, Raymond Klibansky, Rita Levi Montalcini, Alfonso Maria Liquori, Gerardo Marotta, Vittorio Mathieu, Giovanni Pugliese Carratelli e E.G.C. Sudarshan, ha sviluppato anche un’ampia attività editoriale, volta al recupero dei momenti più alti della storia del pensiero. Sono così nate collane di edizioni critiche dei testi della filosofia greca (La Scuola di Platone, La Scuola di Epicuro), del Corpus Reformatorum Italicorum, degli Illuministi italiani, delle Hegels Vorlesungen, mentre di continuo la collana di Memorie dell’Istituto ha sempre messo a disposizione della cultura nazionale i risultati dei seminari. Nel 1980 l’Istituto italiano per gli Studi Filosofici dava vita alla sua Scuola di Studi Superiori in Napoli, diretta da Tullio Gregory, per offrire ai giovani una possibilità di avviarsi ad una attività di studi e di ricerca, una volta conclusi gli studi universitari: Charles Schmitt, Robert Shakleton, Yvon Belaval, Paul Ricoeur, Otto Pöggeler, Dieter Henrich e moltissimi altri maestri hanno incontrato nei loro corsi di lezioni i giovani più promettenti laureatisi presso tutte le Università italiane. E’ stata dunque davvero un’utopia quella di Marotta che però ha saputo inverarsi, riuscendo a costruire una progettualità coerente e dinamica all’insegna dei più alti valori dell’humanitas. Intorno a questa realtà, condotta sempre con spirito liberale e di pieno disinteresse al proprio tornaconto, le migliori forze del pensiero italiano ed europeo hanno riconosciuto in Gerardo Marotta una figura unica e carismatica mettendo il loro sapere al servizio dei giovani e quindi del futuro. «L’Istituto è presente in tutta Italia, e poi in Francia e ovunque in Europa, nell’insegnamento e nella ricerca, in progetti editoriali audaci e necessari. È presente nei rapporti con le istituzioni pubbliche e private, quando apre la strada a nuove forme contrattuali fra lo Stato e la società civile, definendo i ruoli dell’intervento pubblico e delle fondazioni private, prendendo iniziative locali, nazionali, europee e internazionali. Non conosco al mondo, oggi, un progetto analogo e altrettanto esemplare, attuato con tanta dolce ostinazione, con un tal genio dell’ospitalità. In nessun altro posto, in nessun’altra istituzione, ho trovato maggiore apertura e maggiore tolleranza, una così vigile attenzione nel tener presente contemporaneamente la tradizione culturale e le occasioni dell’avvenire» (Jacques Derrida, Ècole des Hautes Études en Sciences Sociales). «Luogo d’incontro per gli studiosi, scuola di perfezionamento, centro di ricerca e officina editoriale: l’Istituto concepì fin dall’inizio progetti molto ambiziosi. Ma proprio quest’ambizione mobilitò le buone volontà a Napoli, sedusse e convinse i migliori spiriti in Italia e all’estero. L’intelligenza moderna, volentieri melanconica, ha nostalgia dell’energia: essa comprese immediatamente che un’ardente energia l’attendeva a Napoli. La figlia di Benedetto Croce, Elena, essa stessa brillante scrittrice, una delle figure più luminose fra gli intellettuali italiani del dopoguerra, sostenne immediatamente l’iniziativa dell’avvocato Marotta. Non vide nessuna concorrenza con l’Istituto Croce, che aveva sede a Napoli nella casa del padre, dove borsisti e cittadini frequentano la biblioteca del grande filosofo scomparso» (Marc Fumaroli, Académie Française). «L’Istituto è sede di iniziative non soltanto filosofiche, in quanto costituisce anche un aperto, vivo e libero foro di dibattito per altre comunità scientifiche e professionali. Questo, tuttavia, non ne cancella in alcun modo la specialità di centro di ricerca e di diffusione della cultura filosofica, che non può, comunque, restare isolata da altri saperi e pratiche.Per capirlo basterebbe guardare sia ai corsi e ai seminari a livello internazionale (che hanno formato almeno una generazione di giovani studiosi, in una fase di sostanziale latitanza delle istituzioni), sia, soprattutto, all’immensa mole di testi filosofici pubblicati e in corso di pubblicazione, sia all’impresa di far conoscere e divulgare il pensiero filosofico in televisione e in cd-rom attraverso programmi patrocinati dall’Istituto» (Remo Bodei, Università di Pisa). ATTIVITÀ DI RICERCA E FORMAZIONE Fin dalla fondazione, l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici ha posto l'attività di ricerca e di formazione accanto a quella seminariale, ad essa strettamente funzionale, e ha teso a sviluppare forme di connessione sempre più strette tra i programmi di indagini storico-filosofiche, archivistiche, documentarie e bibliografiche, e la organizzazione di mostre e di convegni, sì che la fisionomia generale dell'Istituto risulta essere quella di una scuola di alti studi post-universitari e, insieme, di centro di ricerche. Il seminario, di per sé, è già, per evidenti motivi, un momento importante della ricerca: il docente vi reca gli esiti, spesso anche provvisori e suscettibili di discussione e rettifica, delle sue analisi; i borsisti ammessi alla frequenza del seminario svolgono ricerche simili o in qualche modo collegate a quelle del docente, dalla cui esposizione e dalla cui esperienza si attendono ulteriori suggerimenti, indicazioni, stimoli. La conclusione della parte espositiva del seminario è sempre occasione di confronto tra il docente e gli allievi del corso: l'uno e gli altri dibattono gli argomenti trattati; si incrociano le richieste di chiarimenti e di consigli, di approfondimento e di riconsiderazione. Docenti e allievi restano in contatto e continuano a dialogare a distanza anche dopo la fine del corso. All'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici sono convenuti e convengono da ogni parte d'Italia e del mondo per tenervi le loro relazioni sulle ricerche noti studiosi come: Norberto Bobbio, Paul Dibon, John Davis, Hans-Georg Gadamer, Marc Fumaroli, Konrad Gaiser, Eugenio Garin, Paul Ricoeur, Ernst H. Gombrich, Francesco Gabrieli, Gustavo Costa, Tullio Gregory, Ferdinando Bologna, Jürgen Habermas, Dieter Henrich, Paul Oskar Kristeller, Raimond Klibanski, Rita Levi Montalcini, Cesare Musatti, Bruno Neveu, Wolfhart Pannenberg, Karl R. Popper, Ilya Prigogine, Giovanni Pugliese Carratelli, Lea Ritter Santini, René Roques, Carlo Rubbia, Jan Sperna Weiland, E.C.G. Sudarshan, Claude Tardits, Xavier Tilliette, James Tobin, Michel Vovelle e molti altri, poiché l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici ha creato nel corso della sua ventennale attività una fittissima rete di rapporti di collaborazione nel campo della ricerca con le principali istituzioni accademiche italiane e straniere. In questo vasto quadro di attività a livello europeo una grande funzione di collegamento nella comunità internazionale degli studiosi esplicano le riviste "Nouvelles de la Republique des Lettres", "Scheria", "Informazione filosofica" e "Filosofia", dirette dal Consiglio scientifico dell'Istituto insieme alle riviste europee alle quali l'Istituto presta stretta collaborazione. Sei collane di pubblicazioni dell'Istituto si alimentano dall'attività di ricerca derivante dagli incontri seminariali organizzati nell'ambiente dei diversi programmi di ricerca. Ma l'Istituto dispone di numerose altre serie di pubblicazioni, come ben si può evincere dal volume Ricerche e pubblicazioni 1975-1993 cui ha fatto seguito ilCatalogue des publications dedicato alle pubblicazioni dell'Istituto che sono state esposte alla Chapelle de la Sorbonne a Parigi e alla Maison des Sciences de l'Homme in occasione dell'inaugurazione dell'esposizione "Vingt ans d'édition européenne", organizzata dall'Università della Sorbona per le celebrazioni dei vent'anni d'attività dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. Queste pubblicazioni traggono tutte occasione da ampi progetti di ricerca, come ad esempio le collane di testi filosofici classici, da Platone a Epicuro, dirette da Giovanni Pugliese Carratelli e da Marcello Gigante, in cui si pubblicano i risultati delle ricostruzioni testuali condotte da ricercatori giovani e da studiosi già affermati, che recuperano le opere filosofiche dell'antichità ritrovate nei papiri di Ercolano e faticosamente restituite all'umanità. Un importante programma di ricerca è quello delle Edizioni delle fonti per la storia delle relazioni diplomatiche tra Venezia e Napoli in cui sono impegnate dal 1982 decine di studiosi con borse di notevole importo sotto la direzione di illustri storici quali Raffaele Ajello, Marino Berengo, Gaetano Cozzi, il compianto Luigi Firpo e Rosario Villari. L'opera consisterà in venticinque poderosi volumi di cui finora hanno visto la luce le: - Corrispondenze diplomatiche veneziane da Napoli. Dispacci. Vol. III, 27 maggio 1597 - 2 novembre 1604. A cura di Antonella Barzazi. 1991, 631 pagg.; - Corrispondenze diplomatiche veneziane da Napoli. Dispacci. Vol. VII, 16 novembre 1632 - 18 maggio 1638. A cura di Michele Gottardi. 1991, 576 pagg.; - Corrispondenze diplomatiche veneziane da Napoli. Dispacci. Vol. XVI, 10 giugno 1732 - 4 luglio 1739. A cura di Mario Infelise. 1992, 689 pagg.; - Corrispondenze diplomatiche veneziane da Napoli. Dispacci. Vol. XXI, 19 settembre 1778 - 17 agosto 1790. A cura di Maria Valentini. 1992, 972 pagg.; - Corrispondenze diplomatiche veneziane da Napoli. Relazioni, a cura di Michele Fassina. 1992, 364 pagg., in cui sono comprese le relazioni di Girolamo Lippomano (1576), Girolamo Ramusio (1597), Gasparo Spinelli (1621), Alvise IV di Mocenigo (17 dicembre 1739), Alvise IV di Mocenigo (10 dicembre 1761), Gasparo Soderini (ottobre 1781), Francesco Alberti (7 settembre 1790), Giovanni Andrea Fontana (8 ottobre 1793) e Giovanni Battista Leoni (aprile 1579). È in corso di stampa il volume dei Dispacci di Zaccaria Barbaro che comprenderà il periodo compreso tra il 1° novembre 1471 e il 7 settembre 1473, a cura di Gigi Corazzol, mentre sono in preparazione il volume dei Dispacci (1565-1585) a cura di Michele Fassina, e il volume dei Dispacci (1739-1778), a cura di Egidio Tonetti. Marino Berengo ha scritto che "la pubblicazione delle corrispondenze diplomatiche veneziane da Napoli costituisce una delle più importanti ricerche a livello europeo di straordinario valore per la storia dell'Italia meridionale, specie se si pensi alle distruzioni subite dall'Archivio di Stato di Napoli durante la seconda guerra mondiale". A questo ambizioso programma si è aggiunto il programma di ricerca diretto da Mario del Treppo: Corrispondenze diplomatiche tra Napoli e Milano che ha iniziato da alcuni anni il lavoro di ricerca per la pubblicazione delle lettere degli ambasciatori milanesi e fiorentini conservate, le prime, nel Fondo Sforzesco dell'Archivio di Stato di Milano, le seconde, nelle filze del Fondo Mediceo avanti il Principato nonché nei registri dei Signori, dei Dieci di Balia, degli Otto di Pratica, dell'Archivio di Stato di Firenze. Gli archivi di Milano e Firenze conservano filze ricchissime e continue di lettere di ambasciatori milanesi e fiorentini accreditati presso la Corte Aragonese di Napoli: essi si mostrano attentissimi alla politica di quei sovrani, così come ai costumi delle carte e della società, alle istituzioni e all'economia del Regno in uno dei momenti più alti della sua vita politica e civile. Come ha rilevato Mario del Treppo nella sua relazione: "per Napoli e per il Mezzogiorno, stante la povertà delle fonti medioevali, quell'osservatorio spesso diventa l'unico". Queste due grandi ricerche insieme ai testi e alle ricerche per la pubblicazione delle Opere Complete di Giordano Bruno - di cui sono stati presentati i primi volumi all'Accademia dei Lincei - di Tommaso Campanella, di Antonio Genovesi, di Gaetano Filangieri, di Francesco Mario Pagano, di Giuseppe Maria Galanti, di Antonio Scialoja, di Francesco Fiorentino, di Bertrando e Silvio Spaventa, sono un'ulteriore testimonianza del notevole sforzo compiuto dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici in sostegno dello sviluppo civile del Paese ed a dimostrazione del ruolo essenziale di Napoli e del Mezzogiorno nel pensiero moderno europeo. Per l'età del Risorgimento e per la storia contemporanea l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici sin dalla sua fondazione s'è mosso essenzialmente in tre direzioni: la storia del contributo degli intellettuali meridionali - dalla Rivoluzione francese del 1789 e da quella napoletana del 1799 - alla costruzione dello Stato unitario, secondo l'intramontata conclusione della Storia del regno di Napoli di Benedetto Croce; la filosofia classica tedesca; l'apertura e il rinnovamento del dialogo della filosofia verso le scienze naturali e matematiche nonché verso le arti figurative. Gli studiosi che conducono ricerche sull'età del Risorgimento e sull'Italia liberale in genere, possono inoltre giovarsi, nel loro lavoro, dell'archivio microfilmato degli atti parlamentari del Regno d'Italia e dell'archivio di riproduzioni fotografiche dell'Archivio Spaventa di Bergamo raccolti nell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, che rappresentano un indubbio ausilio per qualsivoglia ricerca storica sull'800 italiano. Nel campo delle scienze le numerose serie di seminari e di giornate di studio internazionali volte al confronto fra ricercatori che l'Istituto ha promosso o concorso a promuovere unendo i suoi sforzi col CERN di Ginevra, con gli istituti del CNR, con le Università, con il Laboratorio di Genetica e Biofisica di Napoli, con la Stazione Zoologica "Anton Dhorn" di Napoli, con l'Osservatorio Vesuviano di Napoli e con l'Osservatorio Astronomico di Capodimonte, hanno favorito lo sviluppo degli studi biologici, fisici e matematici a Napoli, e sono serviti a recuperare, in chiave moderna, il dialogo tra le scienze naturali e le discipline umanistiche. Le numerose serie di seminari e di convegni scientifici di altissimo livello internazionale che l'Istituto ha promosso (valga per tutti il convegno organizzato in Napoli, in collaborazione col CERN di Ginevra nella sede di Palazzo Serra di Cassano sul tema "New Avenues in Quantum Theory and General Relativity" che ha ricevuto l'alto riconoscimento della pubblicazione degli atti in un numero speciale della rivista "Physics Reports") hanno contribuito a favorire lo sviluppo degli studi fisici e matematici a Napoli, e ad ampliare e rafforzare la prospettiva del dialogo tra le scienze naturali e le discipline umanistiche. Un altro grande colloquio internazionale, nel quale sono state illustrate le radici unitarie, naturalistiche e umanistiche, del sapere moderno, è quello che l'Istituto ha organizzato nella sede del CERN a Ginevra, nel maggio 1988, sul tema "Federico Cesi e la fondazione dell'Accademia dei Lincei" insieme con una importante mostra sullo stesso tema. In questo spirito l'Istituto ha promosso una serie di convegni internazionali su problemi d'avanguardia delle scienze, in collaborazione con vari centri di ricerca europei, convegni che hanno dato luogo a importanti volumi, divenuti punti di riferimento per gli scienziati di ogni parte del mondo: AA.VV., New Avenues in Quantum Theory and General Relativity, edited by E.R. Caianiello; AA.VV., From revolution to evolution. Dedicated to Alfonso M. Liquori, a cura di V. Crescenzi (in collaborazione con l'Università degli Studi di Napoli); AA.VV., Summaries of papers dedicated to Alfonso M. Liquori, a cura di V. Crescenzi (in collaborazione con l'Università degli Studi di Napoli); AA.VV., Topics in the General Theory of Structure. Edited by E.R. Caianiello and M.A. Aizermann; AA.VV., Il meridione e le scienze (secoli XVI-XIX) (in collaborazione con l'Università di Palermo e con l'Istituto Gramsci Siciliano); AA.VV., Atti del primo convegno internazionale di patologia ambientale, a cura di D. Lauria (in collaborazione con l'Associazione Italiana di Patologia Ambientale e di Ecologia); A. Ashtekar, Asymptotic Quantization. Based on 1984 Naples Lectures. Bibliopolis, edizioni di filosofia e scienze; AA.VV., Role of RNA and DNA in Brain Function. A Molecular Biological Approach. Edited by A. Giuditta, Barry B. Kaplan, Claire Zomzely-Nijhoff Publishing Co., L'Aja; E.R. Caianiello (a cura di), Physics of cognitive processes. World Scientific. Singapore-New Jersey-Hong Kong; A. Barone (a cura di), Superconductive Particle Detectors. World Scientific, Singapore-New Jersey-Hong Kong; F. Bertola, J.W. Sulentic, B.F. Madore (a cura di), New Ideas in Astronomy. Cambridge University Press, Cambridge; A. Ranfagni, D. Mugani, P. Moretti, M. Cetica (a cura di), National Conference on Feynman's Quantum Mechanics 40 Years after Its Proposal; S. De Filippo, M. Marinaro, G. Marmo, G. Vilasi (a cura di), Geometrical and Algebraic Aspects of Nonlinear Field Theory. North-Holland, Amsterdam-Oxford-New York-Tokyo; A. Giovannini, F. Mancini, M. Marinaro, A. Rimini (a cura di), Festschrift in honour of Eduardo R. Caianiello. World Scientific, Singapore-New Jersey-London-Hong Kong; L. M. Ricciardi (a cura di), Biomathematics and Related Computational Problems. Kluwer Academic Publishers, Dordrecht-Boston-London; AA.VV., Analisi reale e teoria della misura. Atti del convegno di Capri. Atti del Seminario matematico e fisico dell'Università di Modena; E.R. Caianiello (a cura di), Parallel Architectures and Neural Networks. Atti del convegno di Vietri sul Mare. World Scientific, Singapore-New Jersey-London-Hong Kong; F. Daniele e F. Rinaldi, Ricerca scientifica, innovazioni terapeutiche e pratica assistenziale in psichiatria. Napoli, nella sede dell'Istituto; M. Pera e W. R. Shea (a cura di), Persuading Science. The Art of Scientific Rhetoric. Science History publication, USA; E.R. Caianiello (a cura di), Italo-Soviet Workshop. Advances in Theoretical Physics. World Scientific, Singapore-New Jersey-London-Hong Kong; S. Rionero (a cura di), Waves and stability in continuous media. Atti del convegno. World Scientific, Singapore-New Jersey-London-Hong Kong; AA.VV., Filosofia e cosmologia, in collaborazione con l'Istituto di Astronomia dell'Università di Padova, Società Astronomica Italiana editrice; M.G. Ianniellio, M. Pilo, Verso il 2000: problemi aperti di didattica delle scienze (in collaborazione con il Dipartimento di Fisica Teorica dell'Università di Salerno e con l'Istituto Internazionale di Studi Scientifici).
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