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Benvenuti al “Circolo di Comunità Le Pioppine” di Filo!

15/3/2022

 
ilgiornaledikinetès_n7_2022_signani.pdf
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di Fulvia Signani

Premessa

Il progetto “Circolo di Comunità Le Pioppine” di Filo si ispira alle nuove forme di aggregazione sociale di spazi condivisi e mutuo aiuto, quali le multifactory (di tipo produttivo), gli empori solidali, le cooperative e i cantieri di comunità [1], che tendono ad aggregare più attività diverse, delineando cluster, "grappoli" di offerte di servizi utili all’animazione e al benessere delle comunità.
L’idea nasce circa 15 anni fa, con la scelta di acquistare un’abitazione decisamente più ampia rispetto alle necessità di una famiglia composta all’epoca da quattro persone. Negli anni si sono avvicendate e sedimentate diverse idee progettuali, favorite dalle esperienze maturate dalla proprietaria, la cui formazione di psicologa di comunità aiuta ad estendere il concetto e le azioni per il benessere collettivo anche a forme artistiche comunitarie e di psicologa “gender-sensitive”, approccio che favorisce il considerare quanto i fattori sesso e genere influiscano nella salute e nelle relazioni di tutti noi [2]. Quest’ultimo tema, tra l’altro, è in linea con quanto previsto dall’Agenda 2030 dell’ONU e dalle istanze più aggiornate del W203 a presidenza italiana e terminato nel luglio 2021. Questi orientamenti aggiunti a curiosità ambientali ed artistiche - nel frattempo un’intensa attività di scrittura creativa ha visto la nascita dell’Associazione culturale “Pennuti e Contenti”, di cui parleremo estesamente - hanno poi arricchito l’ideazione progettuale di azioni nuove.
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Il contesto
Il podere “Le Pioppine” (terra, un tempo, di coltivazione di pioppi)  si trova a Filo, un paese “di frontiera” di poco più di duemila abitanti, geograficamente diviso in due tra le province di Ferrara e Ravenna e tra i rispettivi comuni di Argenta e di Alfonsine, con inimmaginabili difficoltà amministrativo-burocratiche per i residenti. Un tempo terra paludosa, bonificata nei primi anni del Novecento, per opera degli scariolanti e coltivata a riso, raccolto dalle mitiche figure delle mondine, Filo è sito alle porte del Parco del Delta del Po e dell’Oasi di Campotto, prospicente agli itinerari turistici del fiume Reno, a 30 km dal mare, in posizione equidistante da Ravenna, Ferrara e Bologna (40 km), da Firenze e Venezia (100 km), il podere è situato a pochi minuti dal taxi bus e dalla ferrovia Ravenna-Ferrara. 


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La tenuta si presenta da lontano come un’isola verde di 2500 mq recintati, con numerosi alberi e arbusti (ligustro, pino marittimo, abete, magnolia, fico, sambuco, albero di Giuda, ginkgo biloba, quercia, cedro del Libano, agrifoglio, nespolo, kaki, acacia, pero, giuggiolo) caratterizzata da silenzio e ottimo microclima, spesso ventoso, inusuale in pianura. Circondata da un ampio orizzonte di campi che ritmano lo scorrere delle stagioni, è costituita da un parco con boschetto e da un complesso di edifici - una casa padronale di quasi 300 mq composta da: ampia cucina, soggiorno, studio, cinque camere da letto, due bagni (di cui uno per persone con ridotta capacità motoria), un porticato con vista sulla campagna, impianti energetici all’insegna della sostenibilità ambientale e connessione internet satellitare, nonché due capannoni adibiti un tempo a ricovero veicoli agricoli – il tutto destinato a ospitare una serie di servizi previsti dal progetto.
 
Il Circolo di Comunità “Le Pioppine” e l’APS “Pennuti e Contenti”
Il Circolo di Comunità “Le Pioppine” è stato riconosciuto nel 2021 come Circolo ARCI, è la sede di “Pennuti e Contenti” (pennuti, in quanto utilizzatori di penne/matite per la scrittura) Associazione divenuta nel 2020 di Promozione Sociale. Nata nel 2013 come Associazione culturale di scrittori e scrittrici, “Pennuti e Contenti” ha al suo attivo oltre trenta tra spettacoli pubblici di letture e musica su temi sociali (il dono, la pace, le diversità umane); readings di poesia e di letteratura; un premio letterario; sei raccolte di poesie e brani; un corso di scrittura creativa e collaborazioni protratte nel tempo con istituzioni (Comune di Argenta, Comune di Ferrara, Provincia di Ferrara), altre associazioni (“Sognatori Di-Versi” di Lugo di Romagna, Istituto Ramazzini, sez. Argenta, Pro Loco Ferrara, Caschi Blu della Cultura di Ferrara, Circolo dei Negozianti di Ferrara) e la Libreria Giralibri di Argenta. Al nucleo originario dei “Pennuti”, si stanno aggregando persone con professionalità eterogenee, utili alla buona applicazione del progetto.
 

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Le attività programmate: la Residenza Artistica
Una delle attività previste dalla nuova legge per il Terzo Settore è rappresentata dalla possibilità, in caso si abbia a disposizione un edificio, di ospitare artisti. La vocazione dei “Pennuti e Contenti” resta privilegiatamente rivolta a scrittrici e scrittori a cui sono dedicati angoli e stanze di particolare invito alla concentrazione e ispirazione. Il recupero di azioni antropologicamente connotate e ascrivibili alle tradizioni di vita di questi territori, potrà favorire il recupero, svecchiandone la connotazione di usanza antica, dei “I trebbi letterari” che con Sandrini [4] delineiamo nelle loro caratteristiche:
“Oggi il trebbo è il luogo della nostalgia dei vecchi. Fino a pochi decenni fa, però, non era così. Il trebbo era tante cose: la necessità di resistere ai freddi dell’inverno stringendosi gli uni agli altri nelle stalle, il desiderio di passare del tempo con i propri compagni di esistenza giocando, filando, ascoltando. La vita brulicava nelle campagne d’inverno e le porte erano aperte a chi si affacciava a portare la propria novità ad una vita sempre uguale da centinaia d’anni, forse millenni. L’atmosfera di un trebbo del 1920 delle campagne romagnole, infatti, non doveva essere troppo diversa da quella di 1000 anni prima. Era l’atmosfera in cui si svolgeva la vita della gente comune, quella che non finisce sui libri di storia ma che la Storia, giorno dopo giorno, la fa.” 

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I trebbi letterari potranno essere offerti presso la sede dell’APS e/o presso abitazioni private nelle quali radunare vicini e persone amiche, per la lettura dell’autoproduzione di scrittrici e scrittori o di letture altre consigliate, grazie all’attenta regia dell’esperto Libraio locale. Se di arte si parla, le porte sono aperte a pittori/ici, scultori/ici e musicisti/e. Il capannone attaccato al corpo centrale offre un open space di circa 150 mq con ampie aperture sul verde e un’appropriata luminosità, adatta a chi destreggia colori e materiali da scultura. Ciò potrà consentire periodi di ospitalità finalizzati alla scrittura di libri, alla pittura di quadri, al modellamento di sculture, all’ideazione di musiche, in un contesto insolito per molti, tranquillo e con un’immersione nella natura, di possibile importante ispirazione creativa.
All’ospitalità artistica potrà integrarsi in un secondo momento un’accoglienza turistica, per iniziative di valorizzazione turistico-ambientale del territorio, anche in collaborazione con altre associazioni. Ciò previlegiando formule di “turismo lento” (bicicletta o a piedi) favorito dalla posizione naturalistica e dalla vicinanza alla antica via Romea Germanica Europea [5].
 
Le attività programmate: il Doposcuola nel bosco
Il capannone staccato dal corpo centrale, attualmente disabitato e configurato come open space di oltre 100 mq, opportunamente ristrutturato potrà ospitare 20-25 ragazzi dai 6 ai 13 anni in orari pomeridiani compatibili con i tempi di lavoro dei genitori. Verrà riservato uno spazio all’ospitalità di alcuni animali da cortile, così da educare all’attenzione agli animali. Verranno fornite conoscenze sulla vegetazione presente e stimolate esperienze di coltivazione “personalizzata”. Faranno parte dell’offerta formativa, oltre all’educazione alla sostenibilità ambientale, l’insegnamento della lingua inglese, attività motorie/artistiche quali, ad esempio, la danza, e l’educazione di genere, con attenzione ai ruoli sociali. 
Si vedrebbe la gestione del doposcuola per opera di una Coordinatrice/ore, con la turnazione di figure di “Tagesmutter” - e noi aggiungiamo anche il “Tagesvater”- denominazioni tratte dalla lingua tedesca (la tradizione viene dalla Germania) traducibili in “mamma (e papà) del giorno”. Il servizio così denominato è diffuso da qualche tempo anche in Italia. Si tratta di una via di mezzo tra un micro nido e una tata di fiducia. Tra le caratteristiche salienti il servizio Tagesmutter ha l’accoglienza di pochi bambini, orari flessibili, figure di educatrici a sostegno della Tages-mutter (-vater) qualificate da corsi di formazione specifici e viene offerto solitamente presso il domicilio della Tagesmutter stessa. Il servizio offerto a “Le Pioppine” avverrà in luogo caratterizzato da atmosfera familiare, ma non di abitazione di una specifica famiglia. Ciò consentirà sia una più ampia possibilità di accoglienza, ma anche il vantaggio di una turnazione di genitori che potranno ritagliare orari a disposizione dei figli e figlie, in conciliazione con quelli lavorativi, integrando e condividendo il ruolo educativo con altri genitori e con altri bambini e bambine, oltre i propri. Si intenderebbe infatti incentivare il coinvolgimento paritetico dei genitori nel processo educativo di figlie e figli, nonché una disponibilità al reciproco aiuto tra famiglie.

Agire nonostante il Covid-19. Maggiordomo di Comunità: un esperimento di coesione sociale
È impossibile trascurare quanto la pandemia e i lockdown abbiano compromesso dall’inizio del 2020 il fluire di tutte le attività e si è consapevoli, avendolo riscontrato in più aspetti organizzativo-burocratici, che tutto si è complicato tanto da rendere surreale l’impeto di partire con una start-up. Nonostante questo, siamo partiti con un’azione ritagliata attentamente sulle possibilità consentite dai numerosi limiti sanitari.
Tra l’agosto e il settembre 2020 (finestra di lockdown) si sono tenuti incontri in presenza, descrittivi dell’intero progetto alle comunità del paese di Filo e dei limitrofi paesi di San Biagio e Bando con l'intento di interessare una complessiva popolazione di 4000 abitanti (per un aspetto che riprenderemo in questa narrazione) abbiamo poi avviato la costruzione di un sito informatico www.maggiordomodicomunita.org e l'azione Maggiordomo di Comunità definita “esperimento di coesione sociale”. E tale si intende che sia.
Anticipata da alcuni aforismi “Chi regala le ore agli altri vive in eterno” di Alda Merini, “La pace è il dono che ci facciamo gli uni con gli altri” di Elie Wiesel, “Tra un fiore colto e uno donato l'inesprimibile nulla” di Giuseppe Ungaretti troviamo la descrizione di valori, mission e vision dell’APS Pennuti e Contenti”, soggetto titolare dell’azione Maggiordomo. 

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Vengono quindi proposti i servizi che il Maggiordomo di Comunità offrirà nell’immediato futuro [6]:
  • La Banca del Dare e Avere BDA (tipo banca del tempo) una forma di economia paritetica e collaborativa, una nuova ma antica modalità di mercato in cui le relazioni avvengono in maniera orizzontale, quindi tra pari, e sono basate su meccanismi di fiducia e reputazione. Le transazioni saranno possibili con le modalità piattaforma online, e-mail e WhatsApp, ma anche in presenza, una volta che termina l'allarme Covid e saranno caratterizzate da scambi di tempo/servizio senza passaggio di denaro. Si riproporrà così una formula già sperimentata con successo per cinque anni a Filo, con la Fiera del Baratto un’economia di scambio, che in quel caso era di oggetti. Nella BDA, le cui possibilità di offerta/fruizione sono descritte in un esaustivo elenco sul sito, un’ora di imbiancatura vale come un’ora di lezione di taglio e cucito o di qualsiasi altro servizio offerto/fruito.
  • Uno spazio inedito è lo Spazio Caregiver. Il tema della cura familiare è di particolare attenzione da quando alcune disposizioni regionali hanno riconosciuto il ruolo del caregiver, o è meglio riferirsi alla caregiver, essendo per oltre il 90 % donne. Si tratta di un ruolo di sostegno familiare, di persona impegnata in pratiche quotidiane di attenzione e cura verso propri familiari che presentano impedimenti nella gestione autonoma di vita per via dell'età, di malattie e/o disabilità varie. La caregiver è un compito di grande fatica e il Maggiordomo le offre quattro doni/opportunità. 1) valutare il proprio stress affidandosi anche alla valutazione di esperti. L’APS ha attivato una collaborazione con l’Università di Padova per l'ideazione di un questionario dedicato alla caregiver, strumento di rilevazione che verrà affiancato anche  da altro proposto dalla Regione Emilia - Romagna 2) usufruire di una consulenza psicologica a contatto telefonico o su piattaforma, nel rispetto delle indicazioni dell’Ordine Nazionale Psicologi per la consulenza psicologica da remoto 3) crediti orari della BDA da parte di parenti che non possono dare aiuto pratico diretto. Sono poi elencate indicazioni sulle possibilità di “bonus sociali” e una serie nutrita di articoli che trattano proprio della figura della caregiver.
  • Il Profilo di Comunità o mappa della salute e delle criticità socio-sanitarie della comunità potrà essere applicata sui i paesi di Filo, Bando e San Biagio (da qui l’intenzione originaria di coinvolgere queste tre realtà) potrà seguire a scala ridotta la metodologia suggerita da tempo dall’OMS per il Progetto Città Sane [7] e favorire così l'individuazione delle criticità socio-sanitarie del territorio, integrando i casi noti ai servizi pubblici.
Tre importanti testimonial promuovono l’azione Maggiordomo di Comunità: Ada Rossi, poetessa e agricoltrice; Sergio Stignani, innamorato della natura e fotografo e Roberta Berardi, esperta in relazione d'aiuto che chiude con un efficace “Ti invito a sorridere. Offro io”.
L’insieme dei servizi proposti dal Circolo di Comunità “Le Pioppine”, come dichiarato anche nello Statuto di costituzione dell’APS “Pennuti e Contenti” intende rispettare gli obiettivi di sviluppo sostenibile indicati delle Nazioni Unite  come “Agenda 2030”, cioè risultati da ottenere entro l’anno 2030 e cioè:  “Garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età” (obiettivo 3) a cui aggiungiamo un benessere apprezzato anche attraverso le espressioni artistiche; “Garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento continuo per tutti” (obiettivo 4); “Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze” (obiettivo 5) e “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili” (obiettivo 11).
Il sistema di progetto potrà completarsi solo a condizione che l’APS possa usufruire di fondi pubblici e privati destinati, così da consentirne l’effettiva fattibilità. Al momento si è alla ricerca di un/a custode del Circolo, disposto/a a coadiuvare l’attuazione dell’intero percorso.


1. Si veda:
https://www.asarva.org/2018/11/multifactory-un-modello-che-funziona-per-pmi-vecchie-e-nuove/; https://www.trevisotoday,it/eventi/location/il-kantiere-hub-di-comunita; https://.ravennanotizie.it/economia/2019/10/01/cooperative-di-comunita-un-ciclo-di-incontri-a-ravenna-con-ilcircolo-cooperatori-e-la-fondazione-g-dalle-fabbriche/; https://pilastrobologna.it/2020/07/08/camilla-emporiodi-comunia-al-circolo-la-fattoria/
2. Si veda a tal proposito: F. Signani, La salute su misura. Medicina di genere non è medicina delle donne, Este Edition, Ferrara, 2013; F. Signani, Salute Bene Comune, Volta la Carta Edizioni, Ferrara, 2016.
3. https://w20italia.it/
4. M. Sandrini, Il trebbo. Dalle origini della comunità alla nuova società https://medium.com/italian-espresso/il-trebbo-5286280189bb#:~:text=Il%20significato%20moderno%20di%20trebbo,di%20tutta%20la%20storia%20umana.
5. https://www.cronacacomune.it/notizie/26609/ferrara-e-argenta-inaugurano-la-tappa-locale-dellantica-romea-germanica-europea.html#null
6. Al momento della scrittura di questo articolo si è conclusa la difficile redazione del sito. Pur avendo avuto l’interesse dei quotidiani locali che hanno riportato molti finora molti dei contenuti del progetto, la diffusione pubblicitaria vera e propria è prevista in partenza da settembre 2021.
7. La proprietaria de “Le Pioppine” ha collaborato al Progetto Città Sane negli anni dal 2000 al 2007, ricoprendo anche il ruolo di Coordinatrice della Rete Italiana dei Comuni aderenti al Progetto, all’epoca quasi duecento.
​6. Al momento della scrittura di questo articolo si è conclusa la difficile redazione del sito. Pur avendo avuto l’interesse dei quotidiani locali che hanno riportato molti finora molti dei contenuti del progetto, la diffusione pubblicitaria vera e propria è prevista in partenza da settembre 2021.

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Fulvia Signani

Docente di Sociologia di genere del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Ferrara e Vice Direttrice del Centro Universitario di Studi sulla Medicina di Genere, è stata recentemente nominata componente dell'Osservatorio sulla Medicina di Genere, istituito il 22 settembre 2020 presso l'Istituto Superiore di Sanità. Presidente dell’Associazione “Pennuti e Contenti” e promotrice del progetto Multifactory “Le Pioppine”. 


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