«Uno spettacolo – scrive il regista De Luca – dove i piani temporali e spaziali non hanno confini, fatto di immagini fuggenti, personaggi onnipresenti che si guardano e scrutano, si spiano e si rincorrono. Attori e danzatori si parlano e parlano a noi, uomini contemporanei, perché la vita e la morte, il passato e il presente, semplicemente, si confondono e ogni personaggio ha la sua musica, in omaggio a Gesualdo e ai suoi madrigali immortali».
Riccardo De Luca ha elaborato la drammaturgia dal libro di Beatrice Cecaro (discendente dei di Sangro), lunga ricognizione storica per sconfiggere il gelo del “vuoto e del luogo comune” e le false dicerie che, da sempre, hanno circondato la nascita della celeberrima Cappella Sansevero e la figura misteriosa di Raimondo di Sangro. Per riflettere sulla conoscenza, bisogna passare per l’inferno dei sentimenti umani “dal cuore nero”: come Gesualdo, dal cuore innamorato, genio musicale e marito tradito di Maria d’Avalos e Fabrizio duca d’Andria, dal cuore folle come Maria Maddalena Carafa, dal cuore spezzato come Adriana della Spina. Sono questi i protagonisti di questa storia. Adriana Carafa della Spina, progenitrice dei Sansevero, madre di Fabrizio duca d’Andria, spezzata dal dolore dell’assassinio del figlio è lei la “Madre di Pietà”, con il suo dolore e con l’immensa Pietà che ne produsse…
0 Comments
Leave a Reply. |
Scopri le novità Kinetès e segui qui i nostri eventi! Archivi
Aprile 2025
Categorie
Tutti
|
|