![]() La Storia rivive nei luoghi della Storia: un evento straordinario per il suggestivo allineamento tra il contenuto della pièce e il luogo in cui si svolge. Eleonora Pimentel Fonseca torna a Palazzo Serra di Cassano, luogo simbolo della Rivoluzione napoletana e sede dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, il cui fondatore, Gerardo Marotta, ha sempre considerato la vicenda e i protagonisti del 1799 uno snodo storico fondamentale per la città di Napoli. Lo spettacolo di Riccardo De Luca, prodotto da Stati teatrali, si terrà venerdì 22 settembre e sabato 23 settembre alle 21, domenica 24 settembre alle 19. "E' frutto di una lunga ricerca sulla figura di Eleonora - spiega De Luca - Una ricerca condotta non solo su grandi romanzi come “Cara Eleonora” di Maria Antonietta Macciocchi e “Il resto di niente” di Enzo Striano, ma anche sui documenti storici, dalle pagine del Monitore Napoletano da lei stessa diretto, al manoscritto del processo di separazione. Documenti che è stato possibile visionare anche grazie alla collaborazione dell'Istituto Italiano per gli Studi filosofici e dell’Archivio di Stato". A calcare le scene saranno Annalisa Renzulli, che vestirà i panni di Eleonora, Riccardo De Luca, Gino Grossi, Francesca Rondinella, Salvatore Veneruso, Maria Anna Barba, Dario Barbato, Lucrezia Delli Veneri.
La serata del 22 sarà dedicata ai docenti e alla dirigenza scolastica con l’obiettivo di promuovere lo spettacolo per le scuole del territorio, con cui l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici cura da sempre una fitta collaborazione. Quelle del 23 e 24 saranno aperte al pubblico. "Abbiamo fortemente voluto che lo spettacolo tornasse a Palazzo Serra di Cassano - dichiara il presidente dell’Istituto, Massimiliano Marotta - perché questo è il luogo di elezione della sua rappresentazione. Lo spettatore, qui, viene immediatamente immerso nell’atmosfera di quei giorni". Fondamentale la figura di Eleonora, giacobina appassionata, “rea di stato”, martire politica, intellettuale, fondatrice del “Monitore” della Repubblica, ma anche moglie sofferta, madre negata, rievocata dunque non solo come simbolo di un’epoca e di un ideale, ma anche nel suo essere donna. "Avete parlato in pubblico: una donna, che dissoluzione! Pena di morte" sarà la tragica condanna del giudice Nicola Speciale. In un’epoca in cui le donne sonotroppo spesso oggetto di una violenza arcaica, dura a morire, possiamo rileggere ancora in modo nuovo le ultime parole della Pimentel: "Gioverà forse un giorno avere memoria di tutto questo". Costo biglietto: euro 15,00 – ridotto under 26: euro 12,00 Prenotazione consigliata. Per info e prenotazioni: Stati Teatrali 327 7022940/ 339 3113514
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