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Gli archivi storici locali come strumento di promozione territoriale. L'Archivio dell'Istituto "San Filippo Neri" di Benevento (secoli XVII-XX)

di Rossella Del Prete

in Istituti di assistenza, biblioteche e archivi: un trinomio caratteristico. Conservare e Promuovere.
a cura di Cristina Cenedella, Milano, Vita e Pensiero, 2015, pp. 3-39
Gli istituti assistenziali, in particolare gli enti dedicati al ricovero dei minori, e le loro biblioteche rappresentano un tema particolare e molto settoriale, che sino ad ora ha visto un interesse circoscritto e non molto indagato, al contrario delle esplorazioni condotte sulla letteratura scolastica, la funzione pedagogica della letteratura e le biblioteche degli istituti di istruzione.
Spesso le biblioteche degli enti di assistenza sono state oggetto di dispersione e di scarsa attenzione conservativa, per la semplice ragione legata all'invecchiamento 'veloce' delle edizioni custodite; a volte, oggetto di 'epurazione' insieme alle biblioteche, furono anche quelle parti degli archivi più strettamente legate alle funzioni educative,facendo perdere così allo studioso le tracce del legame tra le scelte pedagogiche attuate e la letteratura per l'infanzia proposta.
Il volume raccoglie gli interventi di una giornata di studio, focalizzando l'attenzione su talune biblioteche conservatesi, da quella dell'orfanotrofio milanese dei Martinitt, a quella degli istituti dell'Annunziata di Napoli. In particolare si è inteso mettere in luce le diversificate potenzialità di ricerca insite in questo particolare bene culturale, la biblioteca, in stretto e inscindibile legame con gli archivi, i cui documenti ne possono narrare la storia. Il volume procede quindi sul doppio binario dell'individuazione di fonti particolari per la storia assistenziale tra XIX secolo e primi anni del Novecento, come le biblioteche appunto, e sulla necessità di preservare, studiare e comunicare questa particolare tipologia di bene culturale.
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La chiesa della SS.MA Annunziata di Benevento
tra funzioni civili e religiose. Luogo maestoso di culto, di potere, ma anche di donne

di Rossella Del Prete

Benevento, Vereja Edizioni, 2010

fotografie di Antonio Citrigno e di Ernesto Pietrantonio
​poesie di Floriana Coppola 
Benevento è una città con un passato multiforme che espone a cielo aperto, lungo le sue strade, attraverso i suoi monumenti, i suoi palazzi, le sue chiese...
Questo volume racconta la storia di un'antica istituzione religiosa al servizio della città moderna, con l'intento di trattenerla nel nostro percorso di ricerca scientifica e di impegno civile nella valorizzazione dei beni culturali.
Luogo maestoso, di culto, di potere, di donne, la chiesa dell'Annunziata costruisce il suo ruolo nel tessuto urbano tra medioevo ed età moderna, consolidando il suo patrimonio, assolvendo funzioni religiose di supporto alla Chiesa metropolitana e, al tempo stesso, funzioni civili al servizio della Comunità. Vetrina di buone maniere, di moralità, di cultura, di buon governo, la chiesa viene impreziosita da arredi ed opere d'arte commissionate nel corso del Settecento ad artisti e maestranze di chiara fama. I loro profili maestosi, la loro bellezza sembravano desiderosi di parole e noi abbiamo provato a trovare quelle giuste per raccontarli, catturandone i mille significati che hanno o che potranno avere per il nostro lavoro e per il nostro pensiero.
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Un teatro per la nuova borghesia:
il "Vittorio Emanuele di Benevento"

di Rossella Del Prete

in Risorgimento e Questione Meridionale. La vicenda beneventana,
a cura di Raffaele Matarazzo, Benevento Vereja Edizioni 2010, pp. 431-464
Attraverso una singolare - e, per la scuola italiana, inconsueta - collaborazione tra storici, studenti e docenti di un Liceo beneventano, il volume ricostruisce l'impatto dell'Unità italiana su Benevento, città dell'entroterra campano, sino ad allora governata dai "sovrani pontefici" di Roma. Attraverso l'intreccio tra la situazione locale e quella nazionale, gli Autori evidenziano la radicalità del mutamento, avvenuto tra le pieghe d'una sanguinosa guerra civile. Quasi il prologo a quel dualismo Nord-Sud che avrebbe alimentato la "questione meridionale".
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La Città e i suoi Fiumi
Il cammino delle acque beneventane nella storia della sua comunità

a cura di Rossella Del Prete

Benevento, Edizioni Il Chiostro, 2009
Il Sannio non è una regione dedita solo all'agricoltura: è, come molte altre regioni del Sud del Paese, terra d'industria e di pionieri industriali. La sua popolazione era prevalentemente agricola, ma anche artigiana, con braccia operose e menti imprenditrici. L'anello storico che congiunge l'agricoltura all'artigianato ed alla protoindustria è molto stretto, ma non possiamo rinnegare l'identità di un Sannio che si è cimentato con un dignitoso ventaglio di attività produttive, quasi tutte legate alla trasformazione dei prodotti agricoli e delle risorse naturali.
La storia della produzione industriale sannita è fatta di lana, olio, vino, cereali, tabacco, torba e calcare di cui restano gli spazi, gli edifici, le attrezzature e con loro le acque che assicuravano risorse idriche, energie idrauliche, fertili e abbondanti irrigazioni.
Gualchiere, tintiere, balchiere e ancora mulini, frantoi, cave, miniere, essiccatoi e magazzini per la lavorazione del tabacco, pastifici. Architetture spesso mortificate dall'abbandono e dall'ignoranza. Un patrimonio industriale strettamente legato al patrimonio naturale, come quello delle acque, dei fiumi Sabato e Calore, al servizio della città di Benevento, allora come oggi...

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Aspetti dell'economia beneventana sotto il governo di Louis de Beer (1806-1815)

di Rossella Del Prete
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in Riforma e struttura: l'impatto della dominazione napoleonica nel Mezzogiorno fra breve e lungo periodo 
a cura di Costanza D'Elia e Raffaella Salvemini, 
Napoli, Consiglio Nazionale delle Ricerche, ISSM 2008, pp. 281-314
Il volume presenta i contributi di una giornata di studi (Napoli, 15 dicembre 2006), organizzata dall'Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo con l'intento di tracciare un bilancio dell'azione statale nella sfera economica e di sondare, quindi, gli effetti strutturali delle riforme introdotte nel Decennio con uno slancio senza precedenti. Nell'insieme i saggi qui raccolti che esaminano un ricco ventaglio di temi, dall'agricoltura all'industria e al commercio, dalla finanza e dal credito all'assistenza e all'istruzione, consentono di considerare sotto una nuova luce l'incidenza e il significato dell'esperienza napoleonica nel Mezzogiorno.
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