Martedì 8 marzo, Kinetès, in collaborazione con il C.U.G. Unisannio e con la Fidapa BPW di Benevento, ha dedicato un’ampia riflessione alla figura di Eleonora Pimentel Fonseca, simbolo di coraggio, impegno civile ed emancipazione.
L’incontro, fortemente voluto dalla Presidente di Kinetès, Rossella Del Prete, è stato un nuovo e peculiare modo di celebrare la Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, non solo con un momento di riflessione e confronto, ma anche con la presentazione dello spettacolo “ELEONORA PIMENTEL FONSECA, CON CIVICA ESPANSIONE DI CUORE”, in scena il prossimo 12 marzo, alle ore 20.30 al Teatro De Simone di Benevento. “Come ateneo siamo sempre molto attenti alle tematiche di genere - ha dichiarato la Delegata alle Pari Opportunità dell'Unisannio, Paola Saracini - Negli anni ci siamo dedicati all'attualità scegliendo invece, per questo incontro, la storia e la particolare vicenda di Lenòr, convinti che dalla memoria storica possa costruirsi il presente e progettarsi il futuro”. I saluti della presidente Fidapa, Carmen Coppola hanno anticipato l'intervento di Emilia Tartaglia Polcini: "Eleonora è la fragilità che sfida il potere, fino al sacrificio di sé; porta fino in fondo i suoi ideali e la sua piena umanità. Un esempio, ora più che mai, di importanza straordinaria per i nostri contemporanei, vittime di una realtà sempre più virtuale e sempre meno umana." Intenso e appassionato l'intervento di Antonella Orefice, giornalista e storica, direttrice de Il Nuovo Monitore Napoletano, da venticinque anni studiosa della figura di Eleonora, di cui ha raccontato vissuto biografico ed emotivo con competenza e calore. «Eleonora è ancora oggi un personaggio molto enfatizzato e poco conosciuto. Quando ho incontrato Riccardo De Luca, sono rimasta folgorata dalla sua sceneggiatura: era la prima volta che Eleonora riceveva una straordinaria rilettura artistica che sapesse rimanere fedele ai documenti storici». |
Un racconto tutto di cuore quello di Annalisa Renzulli, protagonista dello spettacolo: "Fin da ragazzina sono sempre stata affascinata dalla figura di Eleonora, allora andavo spesso a Sant’Elmo da sola, a ricordarla e onorarla, e quando il regista mi ha contattato per questo ruolo non riuscivo a crederci. E' un personaggio difficile che sento tutto dentro di me. Quando mi sono resa conto che in un'ora e venti non uscivo mai di scena, ho provato una fatica che si è confusa con la fatica di Eleonora. E’ quella che mi sprona ad arrivare fino in fondo, proprio come ha fatto lei".
A lei Kinetès ha dedicato il premio “Lenòr”, una scultura in oro e ceramica rappresentante un viso di donna, realizzata dalla ceramista Rossella Mazzitelli.
In chiusura, il regista Riccardo de Luca ha paragonato Eleonora ad Amleto: non ci sono alternative, si può essere Eleonora o non esserlo. La Rivoluzione Napoletana, in questo senso supera di gran lunga anche la Rivoluzione Francese e quella bolscevica: i suoi ideali sono l’esempio più luminoso non del passato, ma del futuro." Per il regista, gli unici veramente giusti e degni di essere perseguiti.
L'appuntamento è per il 12 marzo alle 20:30 al Teatro De Simone
biglietto intero 10 euro - ridotto studenti 5 euro
Per info e prenotazioni: [email protected] - 324.6338367
A lei Kinetès ha dedicato il premio “Lenòr”, una scultura in oro e ceramica rappresentante un viso di donna, realizzata dalla ceramista Rossella Mazzitelli.
In chiusura, il regista Riccardo de Luca ha paragonato Eleonora ad Amleto: non ci sono alternative, si può essere Eleonora o non esserlo. La Rivoluzione Napoletana, in questo senso supera di gran lunga anche la Rivoluzione Francese e quella bolscevica: i suoi ideali sono l’esempio più luminoso non del passato, ma del futuro." Per il regista, gli unici veramente giusti e degni di essere perseguiti.
L'appuntamento è per il 12 marzo alle 20:30 al Teatro De Simone
biglietto intero 10 euro - ridotto studenti 5 euro
Per info e prenotazioni: [email protected] - 324.6338367
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