È il 1951 e Ugo Fornari, giovane medico italiano, lascia il suo ambulatorio in Abruzzo e parte con la moglie e i loro due bambini piccoli verso il cuore dell’Africa. Senza un lavoro assicurato, viaggia dall’Europa del dopoguerra al Tanganica nel periodo che precede la sua indipendenza. Arriva su un’isola del Lago Vittoria, dove non ci sono acqua corrente né elettricità e dove è l’unico medico per 70.000 persone. Molti anni dopo, descriverà questa esperienza indelebile come un “salto nella luce”.
In questo racconto straordinario, sua figlia Paola, nata tra le mani del padre, ricorda le gioie e le delusioni della sua infanzia in quell’angolo al tramonto dell’Impero Britannico e all’alba dell’indipendenza africana, un mondo scomparso che rivive attraverso le foto in bianco e nero del dottor Fornari e le lettere di sua moglie Maria inviate in Italia.
In questo racconto straordinario, sua figlia Paola, nata tra le mani del padre, ricorda le gioie e le delusioni della sua infanzia in quell’angolo al tramonto dell’Impero Britannico e all’alba dell’indipendenza africana, un mondo scomparso che rivive attraverso le foto in bianco e nero del dottor Fornari e le lettere di sua moglie Maria inviate in Italia.
PAOLA FORNARI affermata scrittrice di viaggi, è nata sull'isola di Ukerewe, sul lago Vittoria in Tanzania.
Ha vissuto in quattro continenti e parla cinque lingue. Lei e il marito, diplomatico irlandese, hanno tre figli e sei nipoti e vivono tra Edimburgo e Chiavari. La storia della sua famiglia, narrata in Un salto nella luce, è già stata pubblicata in inglese (Leap Into the Light, Matador, 2022).
Ha vissuto in quattro continenti e parla cinque lingue. Lei e il marito, diplomatico irlandese, hanno tre figli e sei nipoti e vivono tra Edimburgo e Chiavari. La storia della sua famiglia, narrata in Un salto nella luce, è già stata pubblicata in inglese (Leap Into the Light, Matador, 2022).
