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Labirinti, Anila Dahriu
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Autrice: ANILA DAHRIU
Pubblicato da: Kinetès Edizioni
ISBN: 9791280910257
Collana: NAVIGIUM Collana di Poesia
Luogo e data di pubblicazione: Benevento, Ottobre 2024
Lingua del testo: Italiano
Nessun lettore, a meno che non sia privo di anima, passerà indenne dagli sfaldamenti della poesia di Anila Dahriu, perché ne sentirà la freschezza e la presenza di vita; perché avvertirà che spesso dal dolore nascono progetti e rivendicazioni, promesse e risultati positivi.
Dante Maffia
ANILA DAHRIU nasce nel 1970 a Valona, Albania. Lì, appena diplomata, si iscrive alla Facoltà di Lettere, che è costretta tuttavia ad abbandonare a causa dello scoppio della guerra civile. Dal 1997 vive in Italia. Attualmente vive e lavora a Mirto Crosia, scrivendo e occupandosi di traduzione di poeti e autori italiani e albanesi, in collaborazione con diversi giornali nazionali e internazionali (tra cui “La voce” di Corigliano-Rossano Calabro, “Nazionale” e “Gazeta Mapo”, con sede a Tirana, in Albania) e case editrici (tra le quali “Alba”, Albania e “Bogdani”, Kosovo).
Ha pubblicato, in lingua albanese, La porta di se stessa (1996), Lascia che io venga con te (2011), Non ferire il mio sentimento (2011), Brivido di fata (2012), Verso l’ignoto
(2012), Proiettato nell’embrione mai nato (2022) e un libro di racconti dal titolo Perdonami mamma (2023); in lingua italiana, Fra le costole del peccato (2013), Siamo soliti pensare (2016), Il canto della fanciulla (2022). Ha conseguito diversi premi letterari in Italia e all’estero, tra cui: “Roberto Farina” (2014); “Terre Lontane” (2014), “Don Luigi Di Liegro” (2015); “Dardania”, premio d’onore per l’autenticità e l’originalità della scrittura, Kosovo (2019); “Mihai Eminescu”, Romania (2019); “Arberia” (2020); “Barocco Salentino” (2021); “Bogdani”, Kosovo (2021); “Antica Pyrgos” (2021, 2022); “Poeta della pace”, Lasì Romania (2023). Fa parte di numerose antologie italiane e internazionali.
Dante Maffia
ANILA DAHRIU nasce nel 1970 a Valona, Albania. Lì, appena diplomata, si iscrive alla Facoltà di Lettere, che è costretta tuttavia ad abbandonare a causa dello scoppio della guerra civile. Dal 1997 vive in Italia. Attualmente vive e lavora a Mirto Crosia, scrivendo e occupandosi di traduzione di poeti e autori italiani e albanesi, in collaborazione con diversi giornali nazionali e internazionali (tra cui “La voce” di Corigliano-Rossano Calabro, “Nazionale” e “Gazeta Mapo”, con sede a Tirana, in Albania) e case editrici (tra le quali “Alba”, Albania e “Bogdani”, Kosovo).
Ha pubblicato, in lingua albanese, La porta di se stessa (1996), Lascia che io venga con te (2011), Non ferire il mio sentimento (2011), Brivido di fata (2012), Verso l’ignoto
(2012), Proiettato nell’embrione mai nato (2022) e un libro di racconti dal titolo Perdonami mamma (2023); in lingua italiana, Fra le costole del peccato (2013), Siamo soliti pensare (2016), Il canto della fanciulla (2022). Ha conseguito diversi premi letterari in Italia e all’estero, tra cui: “Roberto Farina” (2014); “Terre Lontane” (2014), “Don Luigi Di Liegro” (2015); “Dardania”, premio d’onore per l’autenticità e l’originalità della scrittura, Kosovo (2019); “Mihai Eminescu”, Romania (2019); “Arberia” (2020); “Barocco Salentino” (2021); “Bogdani”, Kosovo (2021); “Antica Pyrgos” (2021, 2022); “Poeta della pace”, Lasì Romania (2023). Fa parte di numerose antologie italiane e internazionali.